Il metano è un gas naturale che si estrae dal sottosuolo e viene utilizzato tal quale, senza necessità di trattamenti. Si trova in giacimenti sotterranei a pressioni elevatissime, spesso associato ad altri idrocarburi. Il gas naturale distribuito in Italia è composto, mediamente per il 93% da metano, il restante 7% è rappresentato da etano, butano, propano, azoto ed altri gas. Per questo motivo si parla indifferentemente di metano o di gas naturale. Il metano è il combustibile ecologico per eccellenza essendo praticamente privo dei composti dello zolfo, una delle principali e più gravi cause di inquinamento. Il metano è l’unica fonte energetica significativa presente nel sottosuolo italiano: è l’energia azzurra, è l’energia del futuro.
Combustibile ecologico
Il metano è l’energia più pulita che si estrae dal sottosuolo. Viaggia in gasdotti sotterranei costruiti nel rispetto dell’ambiente senza intralciare il traffico di superficie. Bruciando emette una quantità praticamente irrilevante di sostanze nocive. Il suo impiego contribuisce a diminuire l’inquinamento atmosferico.
Principale fonte energetica italiana
Il metano è l’unico combustibile significativamente presente nel sottosuolo italiano, povero di materie prime. Per l’abbondanza delle riserve, la purezza, la facilità del trasporto, il risparmio che il suo utilizzo comporta, il metano può essere definito l’energia del presente e del futuro.
Non è tossico
Il metano non contiene sostanze tossiche. Essendo per sua natura incolore e inodore, viene odorizzato al solo fine di segnalarne la presenza.
Rispetta la natura e i monumenti
Durante la combustione emette una quantità di sostanze nocive, responsabili del degrado ambientale e monumentale, praticamente irrilevante.
1. Durante l’utilizzo del metano: È indispensabile mantenere sotto controllo le fiammelle delle apparecchiature domestiche: la fiamma infatti deve conservare la classica colorazione azzurra e bianca, essere di forma stabile (non ondeggiante) e silenziosa. Eventuali fuoriuscite di liquidi dalle pentole della cucina o tracce di cibo sui fornelli possono modificare momentaneamente l’aspetto ed il colore delle fiammelle: l’inconveniente è subito eliminabile mediante una accurata pulizia dei coperchi rotondi dei bruciatori. Il verificarsi di variazioni sensibili e costanti delle caratteristiche delle fiammelle è sintomo di una cattiva combustione, per cui è necessario, in tali casi, chiudere il rubinetto di adduzione del gas all’apparecchiatura, sospendere immediatamente il funzionamento e richiedere l’intervento di un tecnico qualificato.
2. tutte le apparecchiature installate devono essere provviste di marcatura CE, e così come disposto per le caldaie dal D.P.R. 412/93, devono essere effettuati opportuni controlli e manutenzioni tramite personale qualificato.
Per lo scaldacqua domestico, le operazioni devono prevedere:
– Pulizia del bruciatore;
– Controllo dell’efficienza del sistema di scarico in atmosfera dei prodotti della combustione;
– Controllo dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza;
– Controllo della presenza di una corretta ventilazione del locale in cui è installato.
Se la cucina è collegata all’impianto mediante tubo flessibile non metallico, occorre assicurarsi che lo stesso:
– Riporti stampigliato il marchio di sicurezza UNI-CIG 7140;
– Non abbia superato il termine di scadenza (5 anni) dopo il quale deve essere fatto sostituire;
– Non presenti screpolature, tagli ed abrasioni, né tracce di bruciature o di surriscaldamento sulla superficie del tubo, né sulle estremità dello stesso, in corrispondenza del portagomma e delle fascette stringitubo di sicurezza o dei raccordi filettati;
– Non appaia deteriorato ed invecchiato: il tubo dovrà mantenere la normale elasticità e non risultare né indurito, né eccessivamente plastico.
Se, invece, la cucina è collegata all’impianto mediante tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete continua, oppure tubo metallico rigido, nessuna particolare verifica si rende necessaria se non il controllo della superficie, e della tenuta dei raccordi filettati e delle relative guarnizioni.
– Per controllare la tenuta del tubo e delle giunture occorre usare acqua saponata. L’eventuale uscita di gas sarà segnalata dal formarsi di bollicine. I raccordi del tubo di gomma potrebbero essersi allentati. Basta fissarli bene. Il tubo potrebbe essere fessurato o rotto.Bisogna farlo cambiare subito.
– Non cercare le fughe di gas passando sui tubi con fiammiferi o accendini accesi.
3. La combustione del metano, così come per qualsiasi altro combustibile, avviene solo in presenza di un’adeguata quantità di comburente (in questo caso l’ossigeno contenuto nell’aria). Qualora non vengano assicurati un adeguato ricambio d’aria ed un perfetto scarico dei fumi, una combustione non corretta può provocare l’immissione nel locale di prodotti nocivi alla salute, quali l’ossido di carbonio. Occorre quindi evitare di ostruire le aperture che garantiscono la costante areazione dei locali in cui sono installate le apparecchiature di utilizzo.
4. nell’utilizzo quotidiano del gas metano, occorre prima di aprire i rubinetti di qualsiasi apparecchio sprovvisto di accensione automatica, accostate al bruciatore il fiammifero già acceso; e poi avviare il flusso del gas.
È importante non insistere se il gas non si accende subito, bensì chiudere subito i rubinetti degli apparecchi: può darsi che abbiate dimenticato chiuso il rubinetto generale dell’appartamento o quello del contatore. Se neppure con tali rubinetti aperti la fiamma si accende può darsi che si sia verificato qualche guasto nelle tubazioni; allora richiudete il rubinetto del contatore ed avvertite la Società del gas.
5. Quando avete terminato di adoperare il metano, non limitateVi a chiudere i rubinetti delle apparecchiature, ma chiudete anche quello generale dell’appartamento. In caso di assenze prolungate, chiudete anche il rubinetto del contatore.
6. Prima di collegare all’impianto interno nuove apparecchiature di utilizzo del gas avvertite la Società del gas per la necessaria preventiva autorizzazione.
1. Durante l’utilizzo del metano: È indispensabile mantenere sotto controllo le fiammelle delle apparecchiature domestiche: la fiamma infatti deve conservare la classica colorazione azzurra e bianca, essere di forma stabile (non ondeggiante) e silenziosa. Eventuali fuoriuscite di liquidi dalle pentole della cucina o tracce di cibo sui fornelli possono modificare momentaneamente l’aspetto ed il colore delle fiammelle: l’inconveniente è subito eliminabile mediante una accurata pulizia dei coperchi rotondi dei bruciatori. Il verificarsi di variazioni sensibili e costanti delle caratteristiche delle fiammelle è sintomo di una cattiva combustione, per cui è necessario, in tali casi, chiudere il rubinetto di adduzione del gas all’apparecchiatura, sospendere immediatamente il funzionamento e richiedere l’intervento di un tecnico qualificato.
2. tutte le apparecchiature installate devono essere provviste di marcatura CE, e così come disposto per le caldaie dal D.P.R. 412/93, devono essere effettuati opportuni controlli e manutenzioni tramite personale qualificato.
Per lo scaldacqua domestico, le operazioni devono prevedere:
– Pulizia del bruciatore;
– Controllo dell’efficienza del sistema di scarico in atmosfera dei prodotti della combustione;
– Controllo dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza;
– Controllo della presenza di una corretta ventilazione del locale in cui è installato.
Se la cucina è collegata all’impianto mediante tubo flessibile non metallico, occorre assicurarsi che lo stesso:
– Riporti stampigliato il marchio di sicurezza UNI-CIG 7140;
– Non abbia superato il termine di scadenza (5 anni) dopo il quale deve essere fatto sostituire;
– Non presenti screpolature, tagli ed abrasioni, né tracce di bruciature o di surriscaldamento sulla superficie del tubo, né sulle estremità dello stesso, in corrispondenza del portagomma e delle fascette stringitubo di sicurezza o dei raccordi filettati;
– Non appaia deteriorato ed invecchiato: il tubo dovrà mantenere la normale elasticità e non risultare né indurito, né eccessivamente plastico.
Se, invece, la cucina è collegata all’impianto mediante tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete continua, oppure tubo metallico rigido, nessuna particolare verifica si rende necessaria se non il controllo della superficie, e della tenuta dei raccordi filettati e delle relative guarnizioni.
– Per controllare la tenuta del tubo e delle giunture occorre usare acqua saponata. L’eventuale uscita di gas sarà segnalata dal formarsi di bollicine. I raccordi del tubo di gomma potrebbero essersi allentati. Basta fissarli bene. Il tubo potrebbe essere fessurato o rotto.Bisogna farlo cambiare subito.
– Non cercare le fughe di gas passando sui tubi con fiammiferi o accendini accesi.
3. La combustione del metano, così come per qualsiasi altro combustibile, avviene solo in presenza di un’adeguata quantità di comburente (in questo caso l’ossigeno contenuto nell’aria). Qualora non vengano assicurati un adeguato ricambio d’aria ed un perfetto scarico dei fumi, una combustione non corretta può provocare l’immissione nel locale di prodotti nocivi alla salute, quali l’ossido di carbonio. Occorre quindi evitare di ostruire le aperture che garantiscono la costante areazione dei locali in cui sono installate le apparecchiature di utilizzo.
4. nell’utilizzo quotidiano del gas metano, occorre prima di aprire i rubinetti di qualsiasi apparecchio sprovvisto di accensione automatica, accostate al bruciatore il fiammifero già acceso; e poi avviare il flusso del gas.
È importante non insistere se il gas non si accende subito, bensì chiudere subito i rubinetti degli apparecchi: può darsi che abbiate dimenticato chiuso il rubinetto generale dell’appartamento o quello del contatore. Se neppure con tali rubinetti aperti la fiamma si accende può darsi che si sia verificato qualche guasto nelle tubazioni; allora richiudete il rubinetto del contatore ed avvertite la Società del gas.
5. Quando avete terminato di adoperare il metano, non limitateVi a chiudere i rubinetti delle apparecchiature, ma chiudete anche quello generale dell’appartamento. In caso di assenze prolungate, chiudete anche il rubinetto del contatore.
6. Prima di collegare all’impianto interno nuove apparecchiature di utilizzo del gas avvertite la Società del gas per la necessaria preventiva autorizzazione.
In caso di odore di gas all’interno del fabbricato:
- Non chiamare con il cellulare ove si sente odore di gas
- Non provare fiamme, cariche elettrostatiche, scintille
- Non accendere apparecchi che possono creare fonti di innesco
- Chiudere rubinetti di gas di caldaie e cucine e se possibile subito a valle del contatore
- Aprire porte e finestre per arieggiare i locali
- Uscire dal fabbricato fino all’arrivo del tecnico che giungerà entro il tempo max di una ora
- Avvisare i vicini
- Se la pizza è molto forte avvisare i vigili del fuoco
In caso di odore di gas all’esterno del fabbricato:
- Non chiamare con il cellulare dove si sente odore di gas
- non provocare fiamme, cariche elettrostatiche, scintille
- non accendere apparecchi che possono creare fonti di innesco
- mantenere la distanza di sicurezza fino all’arrivo del tecnico che giungerà entro il max tempo di una ora
In caso di irregolarità della fornitura:
- Non usare caldaia e cucina o altro apparecchio a gas fino all’arrivo del tecnico che giungerà entro il tempo max di una ora
Se una persona si è sentita male e ha perso conoscenza, occorre chiamare subito aiuto: è necessario portarla subito fuori dal locale e metterla nella posizione indicata nella figura.
Se non respira, occorre farle la respirazione artificiale bocca a bocca, purché ci sia qualcuno che sappia praticarla. Se necessario chiamiamo un’ambulanza, ma in ogni caso portiamo subito l’infortunato da un medico.
Quando non c’è ricambio d’aria o quando il bruciatore è sporco,la fiamma del gas brucia male e produce ossido di carbonio (CO).
Questo gas può portare alla morte.
Dobbiamo stare molto attenti anche perché è difficile accorgersi in tempo della sua presenza: l’ossido di carbonio non si vede e non ha odore. Pensarci prima è invece facile.
Il saggio consiglia due cose: avere il ricambio dell’aria dove teniamo gli apparecchi a gas e fare una regolare manutenzione dei bruciatori. Ma non tutti sono prudenti come noi. Se qualcuno dovesse rimanere intossicato, sappiamo cosa fare?
Sintomi
– All’inizio la respirazione dell’ossido di carbonio provoca sonnolenza, confusione mentale e mal di testa.
– Seguono nausea e vomito, senza che la persona intossicata si renda conto di cosa le stia accadendo.
– Segue ancora un sonno sempre più profondo, da cui si passa al coma e alla morte.
– La persona intossicata da ossido di carbonio si riconosce dal colore roseo del volto e dalle labbra rosso vivo.
Cosa fare
– Per prima cosa stiamo attenti a non intossicarci noi stessi: copriamoci naso e bocca con un fazzoletto umido e spalanchiamo subito finestre e porte.
– Chiediamo aiuto e senza perdere tempo trasciniamo la vittima all’esterno.
– Controlliamo se respira ancora. Se la respirazione naturale è cessata, facciamo la respirazione artificiale bocca a bocca, se ne siamo capaci.
– Se la vittima ha solo perso i sensi, sdraiamola nella posizione di sicurezza.
– Chiamiamo subito un’ambulanza e portiamo la vittima al pronto soccorso.
Servizio pronto intervento e reperibilità:
800.139.060: per Fasano e nelle frazioni di Pezze Di Greco, Montalbano, Savelletri, Speziale, Vavieddo, Pozzo Faceto, zona industriale nord e sud.
800.338.060: Alezio, Leveranno, Copertino, Carmiano e Frazione Di Magliano, San Pietro In Lama, Porto Cesareo.
Soccorso Pubblico di Polizia: 113
Carabinieri: 112
Vigili del Fuoco: 115
Emergenza Sanitaria: 118