L’Italia è terza in Europa per consumi con oltre 70 miliardi di metri cubi l’anno. Dal 1996 il consumo di gas è aumentato del 25% grazie principalmente allo sviluppo della generazione termoelettrica. Consumi superiori a 90 miliardi di metri cubi sono previsti per il 2010.
» Il prodotto
Il Gas Naturale è una miscela di idrocarburi che a temperatura ambiente si trovano allo stato gassoso. La sua formazione avviene nel sottosuolo ed il principale componente è il metano (CH4).
Il metano si annida prevalentemente nelle porosità delle rocce che costituiscono la parte superiore della crosta terrestre ed è il prodotto di processi chimico fisici svoltisi nel corso della storia del pianeta Terra. L’estrazione, la compressione, il trasporto internazionale e nazionale, la distribuzione nei paesi costituiscono il mercato del gas.
» Domanda
Il mercato italiano è soggetto ad un processo di liberalizzazione della domanda: dal 1° gennaio 2003 tutti i clienti finali possono scegliere un nuovo fornitore. La domanda di mercato è oggi composta per il 35% dalle famiglie, per il 35% dal settore industriale, per il 30% dalla generazione elettrica.
» Offerta
Olanda, Norvegia, Russia e Algeria sono i maggiori fornitori del nostro paese. La produzione italiana ammonta a circa 15 miliardi di metri cubi. L’avvio del nuovo metanodotto dalla Libia offrirà maggiori opportunità e diversificazione delle offerte nel mercato.
» Pricipio di funzionamento
Il mercato italiano è attualmente soggetto alla liberalizzazione nel settore vendita e trasporto del gas. La normativa subentrata ha imposto importanti limitazioni alla immissione in rete ed alla vendita diretta ai clienti finali al fine di promuovere la diversificazione e la concorrenza.
» Trasporto e distribuzione
Dal momento che il gas naturale occupa volumi elevati deve essere trasportato tramite rete di metanodotti che collegano i centri di estrazione a quelli di consumo fino agli utilizzatori. Per fare ciò il gas viene fortemente compresso al fine di poter trasportare grossi volumi in poco spazio.
La filiera del trasporto ha pertanto più salti di pressione, questo consente di raggiungere i centri abitati utilizzando pressioni modeste riducendo così il rischio in caso di incidenti.